Il territorio di Vallepietra ricade all’interno del Parco dei Monti Simbruini, area di particolare pregio paesaggistico-ambientale, ricca di boschi e di biodiversità. Il Comune di Vallepietra è proprietario di una superficie boschiva di circa 740 ettari, la maggior parte della quale costituita da faggeta d'alto fusto sottoposta, prima della Redazione del Piano di Gestione e Assestamento Forestale, a saltuari tagli di utilizzazione senza uno specifico indirizzo, con conseguente difficoltà per l'amministrazione di mettere in previsione di bilancio gli utili derivanti dai tagli, non essendo questi costanti nel tempo, né tantomeno correlati a progetti già approvati. Nel 2014 ci è stato conferito l’incarico di redigere il PGAF, per il quale abbiamo predisposto anche il Piano di Sviluppo Rurale Misura 3.2.3 Azione A, ottenendo il totale finanziamento a fondo perduto delle spese progettuali. A partire da tale data e fino alla primavera del 2015 sono stati effettuati tutti i rilievi floristico-vegetativi e statistico-particellari, definite le tipologie di soprassuolo presenti e le loro possibili destinazioni d'uso, per poi arrivare alla pianificazione delle risorse con la Redazione di un calendario degli interventi. Sono state delimitate le sezioni di taglio, la loro superficie e stimato il quantitativo di legname detraibile per ciascuna stagione silvana. Vista la particolare vocazionalità dell’area, in tale contesto è stato possibile individuare le aree a destinazione turistico-ricreativa, con lo scopo di favorire una maggiore e migliore fruibilità del bosco, dando allo stesso anche una valenza socioculturale.
Ultimato il PGAF si è ritenuto di effettuare una comparazione incrociata con dati derivanti da immagini multispettrali catturate dal satellite WV2 aventi una risoluzione di 50 cm per ogni pixel. La corretta e meticolosa Redazione del PGAF ha consentito di individuare chiari riferimenti particellari sul suolo in netta corrispondenza con i dati satellitari. L'obiettivo principale di questo studio è stato quello di verificare la coerenza dei dati empirici ricavati in bosco attraverso la comparazione con i dati multispettrali. Il censimento degli alberi, la stima delle varietà e della massa legnosa sono stati messi a confronto con la situazione effettivamente rilevata da satellite. La prima fase di questo progetto ha visto la selezione e l'individuazione di tutte le zone censite e catalogate nel PGAF. Successivamente, ottenute le immagini di nostro interesse, sono stati effettuati dei "Color Correction" per mettere in risalto, attraverso la sovrapposizione che genera diversi "color composite", tutte le varie risposte spettrali (firme) delle specie presenti sul territorio in esame. La seconda fase, invece, è consistita nell'individuazione vera e propria del tipo di essenza, cercando di stimare con precisione il coefficiente NDVI relativo al vigore vegetativo. Ne è risultato un valore pari a circa il 70%, molto alto secondo le medie nazionali che si aggirano intorno al 65% per quel che concerne i boschi di faggio