Commissionato dal comune di Lanuvio, l’ipotesi di progetto in questione si fonda su studi fatti in una zona rurale attualmente abbandonata. La superficie, estesa per circa 40 ha, è stata ripartita in più comparti ognuno di essi con destinazione d’uso differente ma funzionale e strettamente connessa alle idee di autosufficienza locale e di economia circolare. Sono state previste una grande zona dedicata all’Agrivoltaico con estensione superiore ai 14 ha, un’area a finalità didattico-ricreativa e sociale, una parte dedicata al compostaggio e un’altra finalizzata alla produzione di energia tramite l’utilizzo di biomasse legnose. Una buona parte è stata riservata ad un vivaio, alle serre, ad un gelseto e alla bachicoltura.
Nel complesso questa ipotesi di progetto garantirebbe una grande quantità di energia prodotta da fonti rinnovabili, l’avvio di un’economia circolare fondata sul recupero di scarti organici per la produzione di ammendanti e fertilizzanti naturali e la creazione di una piccola fetta di mercato rappresentato dalla produzione di seta da baco e da alimenti proteici costituite da farine di insetti.
