Il primo impianto di irrigazione dei Giardini Vaticani, particolare esempio di ingegneria idraulica, risale agli anni trenta del secolo scorso.
Dopo oltre 80 anni, nonostante le continue manutenzioni e adattamenti, in attinenza alla Enciclica “Laudato Si” di Papa Francesco, si è reso necessario il suo totale rifacimento, nell’ottica di una più razionale gestione della risorsa idrica e di un puntuale apporto idrico, evitando i locali eccessi di umidità che con il vecchio impianto avevano favorito la diffusione di fitopatie al tronco e alle radici di talune piante arboree.
Il progetto è stato concepito per una completa gestione da remoto, sia per la programmazione, che per il controllo di eventuali anomalie e malfunzionamenti. E’ stata data ad esso omogeneità nella componentistica per essere più agevolmente manutenuto e implementata una vasta gamma di sensori per essere gestito in funzione delle reali esigenze idriche dei singoli settori irrigui.
Il lavoro di progettazione è iniziato con la Redazione di una cartografia aggiornata dei Giardini Vaticani, anche per mezzo di un rilievo da noi effettuato con APR (Drone) e la successiva elaborazione delle immagini, che hanno consentito la creazione di un modello 3D. Infine, è stata redatta la cartografia 2D con curve di livello a 30 cm, da utilizzare quale base per le tavole progettuali.
Dopo una accurata selezione della componentistica, è stato redatto il progetto esecutivo dell'impianto, tenendo conto di tutte le condizioni fisiche dei luoghi riscontrate sia in occasione dei sopralluoghi, che nello studio dei modelli digitali elaborati.
Il lavoro è stato ultimato con la direzione dei lavori di realizzazione e con la definizione e programmazione del sistema di controllo da remoto.